Oggi vi voglio raccontare una disavventura a lieto fine , di cui è stato involontario protagonista l' amico Francesco Sabatti, Checco , leader e fondatore del Milano Classic Bike , è sempre stato un fervente motociclista , con un grande seguito su facebook come nel mondo reale , organizzatore seriale di eventi , giri e mangiate ma poi un giorno il patatrac ! Quella che sembrava una banale scivolata , con qualche danno alla moto , una distorsione e qualche ammaccatura ha mandato completamente in crisi il nostro amico. I motociclisti si dividono in 2 categorie , quelli già caduti e quelli che devono ancora cadere , quando non si cade , si finisce per pensarsi invincibili , e che la caduta sia una cosa che capita solo agl' altri... ma poi quando capita , soprattutto a chi non è mai cascato,si apre un mondo fatto di dubbi , incertezze e più di motivate paure. La convalescenza da modo di pensare a tante cose ,e se si appartiene alla schiera di quelli la cui età finisce con " anta " il pensiero di appendere il casco al chiodo è più che legittimo. I tempi di guarigione si allungano , la moto in riparazione , non contribuiscono certo a essere ottimisti . Si scopre poi che spesso in questi casi , quelli che si professano grandi amici , quando si tratta di mettersi a tavola o in sella , come per magia scompaiono nel nulla, sentire al telefono uno come il Sabatti che dice io mollo , fa male , ma conoscendo la sua grande passione non ci ho mai creduto , Mi limitavo a dirgli , vedrai che tornerai in sella , e capirai da solo quando sarà ora , c' è un tempo per tutto. Ieri finalmente , Francesco è tornato operativo , rincuorato dalla famiglia e da pochi amici fidati.. Si è messo a pulire la sua moto , poi l' ha accesa , giusto per farla girare un pò , un attimo di indecisione che sembrava non dovesse mai finire , poi un respiro profondo , tirata la frizione , innestata la prima , ruotato il gas , e il Sabatti c'è !!!
mercoledì 31 agosto 2016
Bentornato Francesco !!
Oggi vi voglio raccontare una disavventura a lieto fine , di cui è stato involontario protagonista l' amico Francesco Sabatti, Checco , leader e fondatore del Milano Classic Bike , è sempre stato un fervente motociclista , con un grande seguito su facebook come nel mondo reale , organizzatore seriale di eventi , giri e mangiate ma poi un giorno il patatrac ! Quella che sembrava una banale scivolata , con qualche danno alla moto , una distorsione e qualche ammaccatura ha mandato completamente in crisi il nostro amico. I motociclisti si dividono in 2 categorie , quelli già caduti e quelli che devono ancora cadere , quando non si cade , si finisce per pensarsi invincibili , e che la caduta sia una cosa che capita solo agl' altri... ma poi quando capita , soprattutto a chi non è mai cascato,si apre un mondo fatto di dubbi , incertezze e più di motivate paure. La convalescenza da modo di pensare a tante cose ,e se si appartiene alla schiera di quelli la cui età finisce con " anta " il pensiero di appendere il casco al chiodo è più che legittimo. I tempi di guarigione si allungano , la moto in riparazione , non contribuiscono certo a essere ottimisti . Si scopre poi che spesso in questi casi , quelli che si professano grandi amici , quando si tratta di mettersi a tavola o in sella , come per magia scompaiono nel nulla, sentire al telefono uno come il Sabatti che dice io mollo , fa male , ma conoscendo la sua grande passione non ci ho mai creduto , Mi limitavo a dirgli , vedrai che tornerai in sella , e capirai da solo quando sarà ora , c' è un tempo per tutto. Ieri finalmente , Francesco è tornato operativo , rincuorato dalla famiglia e da pochi amici fidati.. Si è messo a pulire la sua moto , poi l' ha accesa , giusto per farla girare un pò , un attimo di indecisione che sembrava non dovesse mai finire , poi un respiro profondo , tirata la frizione , innestata la prima , ruotato il gas , e il Sabatti c'è !!!
Bentornato Francesco !!
Oggi vi voglio raccontare una disavventura a lieto fine , di cui è stato involontario protagonista l' amico Francesco Sabatti, Checco , leader e fondatore del Milano Classic Bike , è sempre stato un fervente motociclista , con un grande seguito su facebook come nel mondo reale , organizzatore seriale di eventi , giri e mangiate ma poi un giorno il patatrac ! Quella che sembrava una banale scivolata , con qualche danno alla moto , una distorsione e qualche ammaccatura ha mandato completamente in crisi il nostro amico. I motociclisti si dividono in 2 categorie , quelli già caduti e quelli che devono ancora cadere , quando non si cade , si finisce per pensarsi invincibili , e che la caduta sia una cosa che capita solo agl' altri... ma poi quando capita , soprattutto a chi non è mai cascato,si apre un mondo fatto di dubbi , incertezze e più di motivate paure. La convalescenza da modo di pensare a tante cose ,e se si appartiene alla schiera di quelli la cui età finisce con " anta " il pensiero di appendere il casco al chiodo è più che legittimo. I tempi di guarigione si allungano , la moto in riparazione , non contribuiscono certo a essere ottimisti . Si scopre poi che spesso in questi casi , quelli che si professano grandi amici , quando si tratta di mettersi a tavola o in sella , come per magia scompaiono nel nulla, sentire al telefono uno come il Sabatti che dice io mollo , fa male , ma conoscendo la sua grande passione non ci ho mai creduto , Mi limitavo a dirgli , vedrai che tornerai in sella , e capirai da solo quando sarà ora , c' è un tempo per tutto. Ieri finalmente , Francesco è tornato operativo , rincuorato dalla famiglia e da pochi amici fidati.. Si è messo a pulire la sua moto , poi l' ha accesa , giusto per farla girare un pò , un attimo di indecisione che sembrava non dovesse mai finire , poi un respiro profondo , tirata la frizione , innestata la prima , ruotato il gas , e il Sabatti c'è !!!
martedì 30 agosto 2016
Soliderietà , secondo me ..
veramente lo schifo delle strumentalizzazioni di parte è stato la cosa più indegna a cui ho assistito
da molto tempo a questa parte .
Il dato oggettivo e incontrovertibile è che laggiù c' è bisogno di tutto , c' è gente al caldo col sole e al freddo la notte , che non se ne fa niente dei messaggi di solidarietà virtuale , dei vi sono vicino , vi abbraccio forte che lasciano il tempo che trovano.
Si può essere solidali con un sms , ma poi i soldi arrivano ? quelli per L' Aquila o per l' alluvione a Genova pare di no . Io ho pensato di fare in questo modo , per una settimana uso la Nerina ,la piccola di famiglia che consuma pochissimo , e i soldi risparmiati in benzina , li uso per comprare sacchi di pasta da 5 kg, da grande ristorazione . Nel giro domenicale invece dei soliti 20 euro per il carburante ne ho spesi 14 , con 6 ,38 euro ho preso 2 confezioni e le ho portate al centro di raccolta presso la sede di Fratelli D' Italia di Casale Monferrato , nei prossimi giorni ne seguiranno altri, con 100 grammi di pasta esce un bel piattone di pastasciutta , con i 10 kg di oggi stiamo parlando di 100 porzioni , con poco si può fare molto. Non vi chiedo di inviarmi soldi , per la causa , ma semplicemente di fare come ho fatto io, Poca spesa e tanta resa !
domenica 28 agosto 2016
5° Giro Motociclistico Caldasio
Davvero una bella domenica quella appena trascorsa a Caldasio , frazione di Ponzone , (AL)
L'organizzazione , curata dalla locale proloco è stata praticamente perfetta, davvero un bel giro culminato sul Bric Berton e successiva tappa in uno dei punti più panoramici per l' aperitivo , a seguire rientro a Caldasio per il pranzo nella sala da pranzo allestita nel campo da bocce all' ombra
di fresche e arieggiate fronde ..cibo ottimo e abbondante, servito con cortesia e simpatia in un clima festoso da sagra paesana , è stata l' occasione per rivedere vecchie conoscenze e suggellare nuove amicizie , che altro dire , grazie di tutto e arrivederci al prossimo anno !!
sabato 27 agosto 2016
IL VIAGGIO ; LA MOTO E LO SPECCHIO ...
Viaggiare in moto è come guardarsi allo specchio, e lo specchio non mente mai , ti si libera la mente e tutto come per magia acquisisce senso e significato , capisci di cosa hai bisogno realmente per star bene e ti accorgi di quante cose inutili rincorri tutti i giorni . non ti serve nient' altro che la moto e un pieno di benzina .. pochi spiccioli , una manciata di monete per un cappuccino e un pezzo di focaccia , e la strada ti riempie la vita , l' aria i polmoni, profumi , sapori e colori deliziano i sensi , e quando rientri a casa spegni il motore il viaggio finisce .. momentaneamente .. ma hai capito una volta di più , che la strada è la tua vita, lo è sempre stata , e che non c' è niente di sbagliato in tutto questo.
venerdì 26 agosto 2016
Vergognosamente a piedi !!
Difficilmente esco col buio in moto , ho avuto dei face tu face notturni poco rassicuranti , un camoscio , un cinghiale e un tasso , 3 quasi collisioni animalesche nell' arco di un anno mi avevano davvero fatto passare la voglia . Stasera però , senza zavorrina , volevo andare a farmi una birra nell' astigiano e andare a trovare un pò di amici, prendo la nerina , anche perchè di tutte le moto è la più sacrificabile , se impatto con qualche animale , se porto a casa la pelle il resto è tutto guadagno.
Avere una moto che consuma poco , può sembrare una cosa buona , ti dimentichi davvero di far benzina.. e nella fattispecie , ti dimentichi quando la fai di girare il rubinetto da |RES , su ON .. così quando la moto si spegne e tu metti mano allo stesso , ti accorgi drammaticamente che non sei in riserva , ma a piedi . Non ti prendi neanche la briga di bestemmiare, passati i 50 un minimo di senilità si manifesta. Butti la moto in un prato , telefoni a casa e aspetti pazientemente che la tua donna , arrivi a portarti una tanica di benzina , già che sei li ti rendi utile sfamando tuo malgrado tutte le zanzare della vallata, studi mentalmente la mappa della zona e scopri che se resti a piedi lo fai ad almeno 10 km dal distributore più vicino , del resto le cazzate , come tutte le cose o si fanno bene o non ne vale la pena !!
Avere una moto che consuma poco , può sembrare una cosa buona , ti dimentichi davvero di far benzina.. e nella fattispecie , ti dimentichi quando la fai di girare il rubinetto da |RES , su ON .. così quando la moto si spegne e tu metti mano allo stesso , ti accorgi drammaticamente che non sei in riserva , ma a piedi . Non ti prendi neanche la briga di bestemmiare, passati i 50 un minimo di senilità si manifesta. Butti la moto in un prato , telefoni a casa e aspetti pazientemente che la tua donna , arrivi a portarti una tanica di benzina , già che sei li ti rendi utile sfamando tuo malgrado tutte le zanzare della vallata, studi mentalmente la mappa della zona e scopri che se resti a piedi lo fai ad almeno 10 km dal distributore più vicino , del resto le cazzate , come tutte le cose o si fanno bene o non ne vale la pena !!
martedì 23 agosto 2016
Quel che ci fotte è il " bello" delle cose !!
Sono tendenzialmente pigro, Oggi avevo voglia di fare un giro ma l'idea di mettermi ad armeggiare per tirare fuori dal box le moto non mi sfiorava nemmeno. C'era fuori la Nerina
e ho deciso che andava bene: 125 cc, 4 tempi, potenza ridicola da nuova ora con 47.000
km, dei pochi cavallini a disposizione sicuramente qualcuno si è perso per strada.
Ovviamente la prendo con tutta la calma del caso, mi butto in mezzo alle colline del mio caro
Monferrato e mi diverto ugualmente! Consumo davvero poco: nel pomeriggio ho percorso 120 km e brinca branca avrò consumato poco più di 3 litri di benzina, neanche 5 euro di carburante.
Dopo un'oretta di strada mi fermo a Odalengo Piccolo al Bar Ristorante Serra. Si sono fatte le 4 del pomeriggio e una merenda ci sta! Un panino con il tradizionale bagnet e anciue per un monferrino è il massimo, andrebbe accompagnato con un bicchiere di buon barbera ma dato il caldo e il fatto che devo guidare, meglio acqua gasata. Riparto, dopo una ventina di chilometri noto un prato con quattro alberi, è una bella zona ombreggiata e tira un filo di aria fresca così scatta la pennichella e mi ritrovo
sdraiato sul prato a pensare. La borsa serbatoio fa da cuscino e la Nerina è alle mie spalle.
Certo definirla moto è ottimistico, bella moto sicuramente esagerato, esteticamente è sgrausa e vissuta come si conviene a un mezzo passato nelle mani di due figli adolescenti. Il serbatoio ormai è metà nero lucido e metà opaco, opera di una bomboletta per nascondere i bozzi di una caduta, Quando chiesi lumi a mio figlio mi rispose che intanto non la si poteva guardare dai due lati contemporaneamente.. in effetti! Il parafango anteriore il cupolino e le fiancatine sono pieni di graffi e righe che si intersecano a 90 gradi e paralleli tanto che si potrebbe giocarci a tris eppure, anche se bella non è, il suo mestiere lo fa e dignitosamente.
A cosa serve ad un mezzo o a un oggetto di utilità pratica esser bello? Probabilmente niente, nel caso di una moto forse a costare più del dovuto o ad invogliare i malandrini a fottertela, Nerina posso sicuramente lasciarla con le chiavi nel quadro che non me la porta via nessuno.
Bello va a braccetto con costoso ma non certo con utile e pratico.
Altro esempio il nostro camper, datato: ha 24 anni ma 80.000 km originali! All'interno sembra nuovo di pacca ma all'esterno la vernice si è un pò opacizzata e sulla portiera lato guida un bimbo minkia, notte tempo ci ha donato una bombolettata di vernice spray azzurra. Anche il "Tarta" forse è un pò al limite fisico del discorso, se si parla di bello ma un camper bello costa almeno 10.000 euro, il nostro ne è costati 2.000 e ci porta ovunque senza problemi. La differenza tra avere un bel camper e un semplice camper, sono 8.000 euro e onestamente una tale cifra per riempirsi la bocca con una parola di tre lettere mi pare un pò tantino!!
lunedì 22 agosto 2016
Gira Gira...
Partire la domenica mattina destinazione Montoggio per un simpatico motoraduno , pranzato sul posto , poi visto la MotoGP in un bar , ripartiamo , Casella , S.Olcese, Manesseno , Bolzaneto , Genova , Arenzano , Varazze , Sassello , Acqui , Nizza, Poi però il pensiero vola a Treville il paesino dove sono cresciuto , si finisce a far cena alla Piola del Brick, Il piccolo ristorantino locale.
Il richiamo di questo piccolo borgo è irresistibile , ogni curva , tratturo e paracarro della zona ha qualcosa da ricordarmi, echi , rumori, voci di persone ormai lontane nel tempo passato ma che hanno permeato la terra e l' aria con la loro eterea essenza , e torno qui per sentirvi , vedervi, ricordarvi, e respirarvi, per catturarvi e poi serbarvi nello scrigno dei ricordi , un vecchio proverbio contadino dice che gira gira il cetriolo , finisce sempre in quel posto all' ortolano , caro Treville , tu sei l' ortolano .. io il cetriolo !
Il richiamo di questo piccolo borgo è irresistibile , ogni curva , tratturo e paracarro della zona ha qualcosa da ricordarmi, echi , rumori, voci di persone ormai lontane nel tempo passato ma che hanno permeato la terra e l' aria con la loro eterea essenza , e torno qui per sentirvi , vedervi, ricordarvi, e respirarvi, per catturarvi e poi serbarvi nello scrigno dei ricordi , un vecchio proverbio contadino dice che gira gira il cetriolo , finisce sempre in quel posto all' ortolano , caro Treville , tu sei l' ortolano .. io il cetriolo !
venerdì 19 agosto 2016
30 ANNI FA , 850 CC FA, 120 CV FA
Questo è il "furetto " la moto che usavo per andare ai raduni 30 anni fà , Ne entrai in possesso gratuitamente. Aveva 102.000 km ed era stata ritirata nella concessionaria dove andavo a trafficare marinando la scuola in cambio della mia collaborazione! Mi pagai il trapasso e me la portai a casa.
Il manubrio custom lo barattai con un paio di stivali da cross distrutti e la verniciatura del serbatoio me la fece un amico: nome di battaglia " IL TROMBA", in cambio di due ammortizzatori per il suo Morini, soldi pochi e ci si arrangiava così, L'Hondina arrivò senza problemi a 180.000 km. La alternavo al Morini 3 1/2 Sport, erano piuttosto datate e obsolete entrambe quindi non facevano bella figura al bar e tanto meno non ci si rimorchiava le ragazze. Gli altri avevano moto più potenti, terribilmente più recenti .. ma mi accorsi che le usavano poco, poi capii il perchè! I soldi che io dilapidavo allegramente in gomme e benzina loro li spendevano per pagarsi la rata del finanziamento della moto! Contenti loro! Il "furetto"aveva forse 30 stanchi cavalli e galoppavano al ritmo sferragliante di una catena di distribuzione ormai logora, sbuffando dalle narici degli scarichi nubi di olio bruciato blu ad ogni cambio marcia, Si andava comunque dappertutto, ci si divertiva molto più di adesso, I veri fighi avevano le RD 350 ,parlando di noi under 21 limitati a 350 cc, dalle allora norme vigenti.
Eppure .. con sti paracarri ambulanti ci andavamo anche in ferie con morosa, tenda, armi, bagagli e suppellettili! Ora se non hai almeno un 1200 con 150 cv non sei un vero viaggiatore, ci hanno drogato, dopato con cilindrate e potenze spacciate a caro prezzo .. col risultato che si vendono molte meno moto. Il mercato agonizza e mi rendo conto del non senso di moto stradali da 180 km/h in prima, rese inutili dalla moltitudine di velox, tutor e altre diavolerie e inutilizzabili in sicurezza per le strade costellate di buche crepe e voragini.. magari 30 cv sono un pò pochini ma per me 70 /80 possono bastare e si trovano parecchie moto così a una millata di euro, con ancora molto da dare che chiedono solo di essere usate per viaggiare, per essere e non per apparire.
Il manubrio custom lo barattai con un paio di stivali da cross distrutti e la verniciatura del serbatoio me la fece un amico: nome di battaglia " IL TROMBA", in cambio di due ammortizzatori per il suo Morini, soldi pochi e ci si arrangiava così, L'Hondina arrivò senza problemi a 180.000 km. La alternavo al Morini 3 1/2 Sport, erano piuttosto datate e obsolete entrambe quindi non facevano bella figura al bar e tanto meno non ci si rimorchiava le ragazze. Gli altri avevano moto più potenti, terribilmente più recenti .. ma mi accorsi che le usavano poco, poi capii il perchè! I soldi che io dilapidavo allegramente in gomme e benzina loro li spendevano per pagarsi la rata del finanziamento della moto! Contenti loro! Il "furetto"aveva forse 30 stanchi cavalli e galoppavano al ritmo sferragliante di una catena di distribuzione ormai logora, sbuffando dalle narici degli scarichi nubi di olio bruciato blu ad ogni cambio marcia, Si andava comunque dappertutto, ci si divertiva molto più di adesso, I veri fighi avevano le RD 350 ,parlando di noi under 21 limitati a 350 cc, dalle allora norme vigenti.
Eppure .. con sti paracarri ambulanti ci andavamo anche in ferie con morosa, tenda, armi, bagagli e suppellettili! Ora se non hai almeno un 1200 con 150 cv non sei un vero viaggiatore, ci hanno drogato, dopato con cilindrate e potenze spacciate a caro prezzo .. col risultato che si vendono molte meno moto. Il mercato agonizza e mi rendo conto del non senso di moto stradali da 180 km/h in prima, rese inutili dalla moltitudine di velox, tutor e altre diavolerie e inutilizzabili in sicurezza per le strade costellate di buche crepe e voragini.. magari 30 cv sono un pò pochini ma per me 70 /80 possono bastare e si trovano parecchie moto così a una millata di euro, con ancora molto da dare che chiedono solo di essere usate per viaggiare, per essere e non per apparire.
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