lunedì 31 ottobre 2016

Un GSista gentiluomo ..

Ieri , nonostante la nebbia e laa giornata uggiosa prendo la Califfa  e parto , direzione mare , da Acqui  salgo sul Berton , volevo bucare nebbia e nuvole e fotografare gli appennini liguri immersi in quel bianco e lattigginiso  mare ma la quota delle nubi era più alta , il programma prevedeva di continuare  verso il Faiallo . ma la visibilità era davvero bassa per cui ..scendo a Sassello ,e da qui ad Albisola ..
In questo tratto , vedo sopraggiungere alle mie spalle una motona dalla foggia inconfondibile .. una GS 1200 , compiuti i 50 anni , non hai più voglia di ingarellarti all' ultimo sangue, tanto più se sotto al culo hai una cruiser custom da 260 kg e 70 cv, per non parlare della gomma dietro dot 2011 , dell' anteriore al 50 % e dell' asfalto umido.. nel tratto misto stretto , complice la frenata integrale della guzzona guadagno un pò di terreno , nei curvoni veloci il "teutonico " recupera agevolmente.. nei rettilinei mi mantengo a 90 kmh  spaccati , tanto è inutile , come diceva un caro amico , contra i c.c. e  i CV , an tal drit , je poc da fà e je poc da dì . ( contro cc e cv nel dritto c' è poco da fare e poco da dire ). Mi aspetto di essere passato da un momento all' altro , guardo negli specchietti , pronto ad alzare la mano per salutare mentre vengo superato ma l' amico boxerista resta al passo . pennelliamo insieme le curve in una specie di nuoto sincronizzato su asfalto . penso di fermarmi al primo bar di Anbisola per un caffè , sarebbe bello scambiare 4 parole , tante amicizie sono nate così .. ma il compagno di viaggio occasionale entra in Autostrada. Fine del gioco .. pazienza .. buona strada amico !Alla prossima !

domenica 30 ottobre 2016

Caro Max , mi sa che hai toppato..

Il Max in questione, di cognome fa Pezzali e un bel pò di anni fa, cantava che con un deca non si può andar via. Max l'ho conosciuto personalmente, uno vero, simpatico e disponibile che merita stima e rispetto come qualsiasi persona che nella vita insegue un sogno e riesce a realizzarlo ma forse con la sua Electra, con  poco più di 6 litri non si fa tanta strada. Se invece hai a disposizione una motina come la Nerina ci fai 273 km  e arrivi a casa in riserva disperata. Stamattina il programma prevedeva di andare a Vigliano Biellese al raduno FMI. Come sono sceso in cortile, il muro di nebbia che mi si è parato davanti agli occhi mi ha, per un nanosecondo, fatto pensare di tornare sotto le coperte al calduccio ma alla Nerina, ieri sera mentre tiravo la catena e rabboccavo l'olio motore avevo sussurrato:  - Sai domani ti faccio fare un bel giretto - e quel che è detto è detto, nella vita non si "pacca" nessuno neanche una motocicletta piccola e nera.
Quindi si va'! Mi tuffo nella nebbia, quella fine fine che bagna come e più della pioggia, che ti entra dentro fino al midollo, sì perchè per pigrizia non ho preso dietro l'antipioggia e nemmeno l'ho indossato alla partenza. Giubbottone tecnico, jeans e via!  La Nebbia mi accompagna fin dopo Vercelli, poi a poco a poco si dirada fino a scomparire del tutto, la temperatura comincia a salire e farsi gradevole, prima un piacevole tepore quasi primaverile, per arrivare verso le 14,00 a un bel 24 gradi pre-estivo. Davvero non male! In poco più di un'ora percorro i circa 80 km necessari per giungere a destinazione. Solite cose: amici, chiacchiere, pane e salame, giretto e aperitivo... mi sgancio dalla carovana, è una giornata troppo bella per passarla seduto a un tavolo a mangiare e bere! Inforco la piccola destriera  e punto verso la panoramica Zegna. Arriviamo in cima e complice il mio peso piuttosto rilevante, Nerina sembra avere il fiato corto, mi fermo quindi a farla riposare un pò  e ne approfitto per fare 2 passi e qualche foto. La incoraggio: - dai che adesso è tutta in discesa! -
Arrivati a Biella, prendiamo la strada della "Serra", notoriamente frequentata da smanettoni che ovviamente ci passano nei brevi rettilinei ma noi in curva ci difendiamo dignitosamente!
Si fa tappa al lungolago di Viverone, al BIKERS BAR, dove ogni domenica e feste comandate si svolge una sorta di raduno spontaneo. Altra bevuta, altri amici e risate ma non voglio farmi sorprendere dal buio e alle 16,00 si riparte. Raggiungo la mia compagna e la sua bimba  al centro commerciale, son talmente goduto e in pace col mondo e con gli dei che resisto più di un'ora tra la gente accalcata a fare compere, record personale assoluto! Tutto questo e non solo questo, grazie a una semplice banconota da 10 euro, commutata in sei litri abbondanti di benzina!
In sintesi per comprare una moto da 20mila euro per andare in giro a 80 all'ora, io vado a quell'andatura con la Nerina e a 10 euro a girata, con 20.000 euro vado in giro per 2.000 giorni!
Poco importa se a chi mi incrocia non sembrerò un biker uscito da un fil americano! Io vado in moto per  divertirmi non per apparire! Poca spesa tanta resa e anche solo con un deca!

domenica 23 ottobre 2016

Eppure sono felice , basta poco .. nonostante tutto

Oggi era una giornata da lupi , ho preso acqua in moto , mi è andato a mollo l' lo smartphone , ho perso le foto  che avevo fatto ad un evento , ho dovuto spendere un bel pò di soldi per cambiarlo , eppure , non sono per niente incazzato , ho visto un pò di amici bikers di vecchia data , ne ho conosciuti di nuovi , poi sono andato a Ivrea a pranzo dalla mamma di Sabrina , dopo una discreta schilometrata annacquata fa veramente piacere entrare in una casa asciutta , calda e dove ti aspetta un succulento pranzo caldo , se ci fossi andato in auto , avrei apprezzato allo stesso modo l' ospitalità ?
Credo che la moto oltre ad essere il miglior mezzo da trasporto possibile e immaginabile , sia anche un amplificatore di emozioni , non solo quelle legate alla sua guida e al suo mondo , ma anche le emozioni, più semplici , apparentemente banali legate alla quotidianità vengono amplificate e apprezzate di più , una sorta di valore aggiunto esistenziale e fortunatamente esentasse , che anche al termine di una giornata piovosa , non esente da scazzi fa si che dopo 200 km , spegni la moto col sorriso sulle labbra, felice come un bimbo di ritorno dal luna park.