venerdì 17 gennaio 2020

VERI BIKERS CON L'ASSICURAZIONE APERTA O NO ?

Oggi c' è un pallido sole invernale , ma fa freddino all' alba un - 3 alle 10 del mattino un bel più 5 fa sperare scendo nel box , il Tidi è vergognosamente fermo da Natale ..non l' ho più cagato è lui giustamente si vendica.. tento l' avviamento ma la carica della batteria è bassa il motorino d' avviamento gira piano e sembra sussurrare ..no no no !! Metto in carica la batteria , vado al bar a prendere un caffè , faccio un paio di cose , passa un oretta e ci riprovo .. sono uno di quei cretini che alle moto ci parla, non ditelo alla mia psichiatra .. ma a volte funziona.. scusami, ho avuto da fare .. sempre casini .. il Tidi parte ! Tanto che si scalda e si sgranchisce i pistoni mi vesto ..salto in sella e via! Non è che con l' asfalto freddo e mezzo gelato sia consigliabile la staccata assassina e le pieghe con il ginocchio a terra ma trotterello per la metropoli urbana di Casale Monferrato il venerdì di mercato per commissioni , farmacia, un po di spesa e poi una scappatella in collina..Niente di eclatante, una ventina di Km ma mi scopro a sorridere, l' umore migliora e per una mezzoretta i problemi e i casini di cui accennavo al Tidi sembrano svanire come la nebbia al sole , non che andando in moto si risolvano, però intanto riprendo fiato ! Sono un biker oggi perchè sono andato in moto ? Non lo sono stato da Natale a oggi che non ci sono andato ? o avendo l' assicurazione aperta ero un biker comunque a prescindere ? Francamente ma che cosa me ne frega? Secondo me essere biker è qualcosa che si ha dentro dalla nascita un codice genetico specifico una precisa condizione mentale  per farla breve meno seghe mentali ,ognuno usi la moto quando e come vuole e può e con la mia benedizione ! Buona strada a tutti !

mercoledì 21 agosto 2019

#4/ FAI BALLARE L'OCCHIO !.. SEMPRE !

Mi rendo conto che molte delle cose che dirò per molti , i più vecchi del "mestiere"e i più esperti possano apparire scontate, ma ogni tanto ricordare alcuni dei principi base dell' andare in moto  sicuramente male non fa.
Sul fatto che in moto serva una concentrazione superiore a quella richiesta quando si è alla guida di un altro veicolo, credo che siamo tutti d' accordo, ma per avere davvero il controllo della moto è necessario tracciare un ipotetica linea di percorrenza sulla strada con lo sguardo, mi spiego meglio , se voi guardate la linea di mezzeria a lungo vi troverete a viaggiare sopra di essa, se guardate una toppa sull' asfalto finirete per passarci sopra , ciò è dovuto allo stesso principio ottico neuro celebrale che si attiva quando prendiamo la mira con un arma da fuoco . Questo , unito alla buona conoscenza della vostra moto e delle sue caratteristiche di guida vi consentirà di disegnare con lo sguardo una traiettoria in curva a tutto vantaggio di una guida scorrevole e sicura .
Esiste tuttavvia  anche un pericolo dovuto a questo principio, ed è che se vi trovate un ostacolo di fronte all' improvviso e focalizzate lo sguardo e l' attenzione su di esso per quanto cerchiate di schivarlo e frenare ci finirete inevitabilmente contro, meglio quindi cercare con lo sguardo una via di fuga la dove ovviamente sia possibile.. Fate dunque tesoro dunque del consiglio che il buon "Schizzo" grande manicaccio e valente meccanico era solito darmi ogni volta che partivo dalla sua officina .. " mi raccomando , fai ballare l' occhio ! "

giovedì 8 agosto 2019

#3/ SICUREZZA E TASCHE VUOTE

In molti lo sanno , che quando si va in moto è meglio non tenere in tasca oggetti come mazzi di chiavi o monetine , perchè in caso di caduta possono rivelarsi formidabili armi da taglio in grado di creare profonde ferite e recidere addirittura arterie con conseguente dissanguamento , e lo so .. vie voglia di toccarsi i coglioni, ma purtroppo è così..già come dicevano gli antichi romani .. in omnia pericula tasta testicula,  per cui una tastatina scaramantica male non fa.
Non c' è un modo intelligente di farsi del male, son solito rispondere a chi narrando una sua disavventura in moto esordisce con un - sono caduto da pirla  ! -
La caduta sta alla moto come bagnarsi sta al tuffo ..Un vecchio motociclista torinese che incontravo sempre ai raduni negl'anni 80 era solito dire , i motociclisti si dividono in due categorie , quelli già caduti  e quelli che prima o poi .. cadranno.
Forte di 40 anni in sella e di un paio di milioni di Km percorsi   rientro nella casistica della prima categoria alla grande, cadute e incidenti ne ho avuti un tot .. e la regola di non tenere oggetti metallici in tasca per me era un credo ..Ma l' ultima caduta è stata resa tosta da un accessorio che tutti bene o male teniamo in tasca ,  il fottutissimo smartphone !
Ma si , è leggero , sottile  che sarà mai.. peccato che nella strisciata fatta a terra a seguito di una banale scivolata si è impuntato nell ' asfalto e mi ha quasi staccato un rene di netto.
Il consiglio quindi a questo punto lo avrete già capito .. meglio andare in giro in moto con le tasche completamente e costantemente vuote e riporre tutto in un antiestetico bauletto o borsa da serbatoio, anche il portafoglio  perchè se lo tenete nella tasca posteriore dei pantaloni vi comprime alcuni nervi e può innescare problemi di sciatalgia !

# 2/ OCCHIO ALL'OMBRA !

# 2/ OCCHIO ALL'OMBRA !
L' ombra , ci accompagna sempre , ma oltre ad essere una fedele e silenziosa compagna ci può essere d' aiuto per evitare incidenti agli incroci , bisogna prestare particolare attenzione ai veicoli che arrivano dalla direzione in cui la moto proietta a terra la sua ombra, chi arriva da quella parte specie nelle ore prossime al tramonto potrebbe avere il sole negl' occhi e abbagliato potrebbe non vedervi ,può sembrare una sciocchezza ma vi assicuro che non lo è , i piloti dei caccia prima dell' avvento del radar erano soliti attaccare gli aerei nemici tenendosi il sole alle spalle in modo che i piloti nemici abbagliati non li vedessero arrivare !

cambio pagina !

# 1 / CAMBIO DI UTILIZZO PAGINA 

Dopo averci quasi lasciato le penne per una stupida caduta e un anno di convalescenza a seguito di 4 interventi al rene sinistro, la voglia di andare e di parlare di moto era quasi passata del tutto, ora passata la buriana, e ripreso ad andare in moto, ho deciso di scrivere sempre di moto ma con un occhio di riguardo alla sicurezza... no non vi parlerò di caschi fluo e giubbotti con air bag incorporati ma di quello che ho imparato sulla mia pelle in quasi quarant' anni in sella, lungi da voler pontificare o fare il professore prendeteli come consigli , che tutti ascoltano con attenzione, e poi tanto alla fine ognuno fa il cazzo che gli pare ! 

sabato 17 novembre 2018

LA PRIMA VOLTA FA SEMPRE MALE !

Era una tiepida e tersa giornata di sole di 40 anni fa, mi trovavo in campagna dagli zii in Liguria, nell' entroterra ma non troppo, in lontananza si vedeva il mare e parte del capoluogo, le strade intorno alla casa erano poco più che sentieri e la viabilità ordinaria poco più di sentieri asfaltati,
Avevo 12 anni e al mio attivo avevo già un paio d' anni di avventure a motore con il motoped di mamma Vittoria , anni di scorribande per gli sterrati agricoli del Monferrato con quell' orribile MOTOBECANE 50 MOBY giallo , anche il nome non era dei più belli mio padre non lo pronunciava mai .. lo chiamava il Betacane.. Lo so. non si poteva, ma lo facevamo tutti io a 10 anni, altri anche prima, ci fregavamo i bolidi di mamme, nonni , zii e parentame vario e si andava all' avventura !
Mio zio aveva 2 moto , un RD 350 trasformata in Cecotto replica e un SWM 175 da rego, roba forte ma su cui non osavo neanche pensare di mettere la mani, in un angolo fermo e coperto dalla polvere degl' anni c'era lui , il Gilerino 50 trial che usava una volta il papà di zio. Mi sentivo pronto al grande salto, la teoria la conoscevo bene, la prima in basso , la folle e tutte le altre in alto, era tempo di cambiare, di imparare a cambiare. Zio , mi insegni ? La cosa non fu affatto immediata, ma dopo una settimana di pressing- stress lo zio capitolò. Riesumato il bolide però con una certa sorpresa mista a incredulità scoprii che il cambio era rovesciato cioè la prima era in alto, la folle e le altre in basso !
L' impratichirmi con la frizione fu questione di poco grazie ai consigli del mio parente acquisito istruttore, - mollala piano, intanto dai un filo di gas e  la molli del tutto quando la moto è in movimento ed equilibrio..Tempo zero col Gilerino andavo come un treno e mi sembrava di aver cambiato marce dalla nascita, spavaldo e sicuro , scorrazzavo a tutto fuoco tra i sentieri e i boschi di castagni, sempre più spavado e trooppo sicuro. Improvvisamente la catastrofe.. arrivo di quarta un pò lungo in una curva e sbaglio marcia , invece di scalare in terza schiacciando in giù gli ho buttato dentro la quinta, il risultato  fù un dritto clamoroso, certrai un cespuglio ri rovi, ortiche e spini di vario genere, rientrai bucherellato come un colabrodo e con il polpaccio destro ustionato dalla marmitta, sono così di indole, non posso farci niente, mi butto sempre a capofitto nelle cose, dove c' è da imparare e sperimentare, e la prima volta fa sempre male, ma aiuta a imparare !