giovedì 18 settembre 2014

Genova e la Califfa

Il Mercoledì di solito riesco a concedermi una divagazione  motociclistica più lunga degl' altri giorni infrasettimanali, ore 18, si sale in sella , oggi è di turno Laura , la Califfa,  non importa la destinazione, l' importante è il viaggio , in fondo quando si arriva , il gioco finisce e si spegne il divertimento .
La Califfa mi porta come se decidesse lei al casello dell' A26  di Casale Sud , poi mi porta verso il mare, di solito non amo fare autostrada , un pò perchè la considero noiosa  , un pò perchè il pedaggio costa più della benzina , e già quella non è certo regalata .
Laura oggi è tranquilla , paciosa , potete anche darmi del pazzo , ma anche le moto hanno un umore , e non sempre è il riflesso del nostro , ultimamente sono rimasto deluso dal comportamento di alcuni bipedi idioti che si arrogano sedicenti appartenenti al genere umano , capita spesso, capita a tutti , ma quando ti accorgi che qualcuno ti chiama fratello , solo per carpire la tua buonafede  e utilizzarti  per i  propri scopi, è particolarmente fastidioso .
il bicilindrico gira bello rotondo , 3000 giri , poco più di 100 km all' ora ,  di solito nel misto e sulle statali non c' è il tempo per pensare ,bisogna stare attenti a mille cose  precedenze , comportamento degl' altri veicoli  , qui invece 3 immense corsie a disposizione ,  qualche tir da sorpassare ogni tanto  e nulla più.
Mi trovo immerso nei miei pensieri , ho tempo di pensare a quante volte ho percorso questa tratta ,  con quali e quante moto , col sidecar , e per lavoro con un infinità di veicoli commerciali , dal furgone ,all' autotreno cisterna in ADR, il viaggio di oggi si mescola con i ricordi di altri mille viaggi  , un pò come se un viaggio ne contenesse un altro , e un altro ancora , scatole cinesi mnemoniche , matrioske  esistenziali, che mi danzano intorno e mi accompagnano .
Anche Sabrina , che siede dietro di me pare assorta nei suoi pensieri , guarda il sole farsi basso sull'orizzonte
probabilmente si starà chiedendo dove andremo a finire, non me lo chiede , sa che non decido io, quasi mai.
Arrivati allo svincolo in fondo al discesone del Turchino , Laura prende per Ventimiglia , la cosa mi inquieta  un pò , ma dopo qualche chilometro vedo con solievo che svicola per Arenzano.
Giunti  sul lungo mare ci fermiamo , noto che Sabrina ha ai piedi 2 paperine senza calze , il ritorno  potrebbe essere piuttosto al freschino , per cui ci si ferma per comprare scarpe e calze  più adatte.  
seguendo l' Aurelia si arriva a Pegli , il sole sta tramontando e lo stomaco comincia a brontolare ,  pizza dea asporto su una panchina , Laura accanto a noi e intanto il mantello della notte avvolge l' orizzonte , a resistergli solo le luci del porto container , il VTE , Voltri Terminal  Europa ,  finita la Pizza e dopo una passeggiatina si riparte , son queste le piccole cose che ci rendono liberi , che ci fanno sentire tali e in fondo  non ci serve altro .
ora Laura ci riporterà a casa , con calma , senza fretta , non oggi .
La nostra ricetta della felicità in fondo è semplice , io , Sabrina  , Genova e la Califfa.

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